Cemento & Cicoria

Photo report

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05 maggio 2013 | Cementificazione, tradizione (intesa come usi e costumi) e crisi economica. Questi i concetti chiave attorno ai quali è nato il progetto Cemento e Cicoria, composto di 7 foto che svelano, pian piano, il contesto ambientale di forte contrasto e impatto.
In una città segnata da un piano regolatore selvaggio, caratterizzato dal principio da far west del “chi prima pianta la bandiera, prima costruisce”, con microvillette bilivello che nascono accanto a condomini orizzontali e a palazzoni di dieci piani, c’è una donna, anziana, che riesce a ritagliarsi il suo spazio di aria e libertà. In questa città, deformata e violentata dal cemento, quasi asfissiata, l’anziana signora, china e felice, continua a tenere in vita la raccolta della cicoria. «Perchè rinchiudersi in casa? – sentenzia, sorridendo, in un italiano di altri tempi – Questo è l’ultimo campo rimasto. Si respira ancora un po’ di aria e si può raccogliere la cicoria, che non la ferma nessuno. Lo facevamo da giovani. Avevamo poco o niente, ma riuscivamo ad essere felici. Avevamo il sole e la campagna. E respiravamo l’aria. Tutto questo ora non c’è più. Ma è rimasta la cicoria. Che qui è gratis. E di questi tempi di crisi è oro».


NOTE:
– Fotografie scelte a corredo del racconto “Teresa, la raccoglitrice di cicoria“, di Giovanna Iorio, pubblicato sulla rivista “Diario Romano”.
– In esposizione alla mostra fotografica “FILI E FILARI. Un percorso tra Architettura e fotografia“, organizzata da LARUA, all’interno dell’evento #Svicolando, tenutasi sabato 4 e domenica 5 ottobre 2014 a Marino (Roma).

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