La bellezza dei Marlene Kuntz

“Noi sereni e semplici / o cupi ed acidi / noi puri e candidi / o un po’ colpevoli / per voglie che ardono / Noi cerchiamo la bellezza ovunque”.
Suonano, cantano e (ri)cercano la bellezza, questi tre splendidi ragazzi torinesi, ultra quarantenni, quella bellezza che oggi in Italia sembra scomparsa e oggetto del desiderio di molte generazioni, che si vedono prigioniere di gabbie sociali, culturali e lavorative ormai antiche e superate. E di bellezza parla Gianni Maroccolo, bassista dei Litfiba e manager dei Marlene, che sulla sua pagina Facebook, in un post del 10 gennaio, così scrive: «Ieri notte, tornando dalle prove con i Litfiba ho avuto il piacere di ascoltare i primi nove provini di quello che sarà il prx album dei Marlene Kuntz … Mio Dio che bellezza !!!!! Vena creativa assoluta, bei suoni, gran bei pezzi … e …. il Fuoco Sacro di un tempo …. ne riparleremo fra qualche mese … ma ho la netta percezione di avere ascoltato gli embrioni di un disco importante … e non immaginate quanto ciò mi renda felice umbé, cazz!».
Ma il fuoco sacro di un tempo i Marlene Kuntz lo hanno spolverato ieri sera alla Stazione Birra di Morena, alle porte di Roma, dando vita ad una esibizione rock, psichedelica, forte, cupa. Insomma da Marlene. Terzultimo di questo tour, il concerto di ieri ha riproposto alcuni dei pezzi dell’ultimo album, Canzoni per un figlio, come Canzone ecologica, Io e me, Grazie e Bellezza appunto. Album contenente peraltro due inediti e altre tracce del repertorio risuonate e riarrangiate. Ma il passato è tornato prepotentemente anche con, tra le altre, Cara è la fine, Festa mesta, Schiele lei e me, Malinconica. E non poteva mancare la “recente” Impressioni di settembre, cover della Premiata Forneria Marconi.
Due ore e più di spettacolo, tra atmosfere acide e intimiste, come nel caso di Grazie, che lasciano intravedere uno spiraglio nuovo nel futuro dei Marlene. «Ci piace lo spirito rock – afferma Cristiano Godano, leader della band – Ma le cose sono in movimento e a marzo suoneremo in altro modo. Torneremo ad essere in tre (ieri la formazione era in 5, ndr), le esibizioni avranno un’atmosfera più intima e i pezzi saranno accompagnati dalle letture dei miei testi, musicati dalle note di Riccardo Tesio (chitarrista, ndr) e Luca Bergia (batterista, ndr)».
Non rimane quindi che aspettare l’uscita del nuovo album e vederli in tour, per ascoltare l’arte dei Marlene Kuntz, miscela di letteratura, musica, fuoco e bellezza.