Breve indagine sul fotoromanzo

Una delle novità introdotte dal nostro studio nel panorama fotografico è il fotoromanzo, dal titolo Zebra Magazine: una rivista che raccoglie, in stile anni ’50, un book diverso e speciale che narra una storia attraverso gli scatti sul set, arricchita da dialoghi e vignette da noi elaborate.
E proprio oggi, sul giornale Panorama, esce il seguente articolo: Breve indagine sul fotoromanzo.
L’articolo, dopo un breve excursus storico, si pone la domanda «Cosa resta oggi di un tipo di pubblicazione che ha contribuito a fare l’Italia?». Domanda che introduce la recensione a Io e Calliope, di Ileana Florescu, «una raccolta di dodici fotoromanzi ispirati a grandi opere della letteratura mondiale. Il codice proprio del fotoromanzo mantiene tutte le sue convenzioni: pose plastiche, gestualità accentuata, illuminazione degli ambienti assoluta, un’artificiosità studiata e voluta. Ma […] nelle pagine di questo volume non è la realtà a essere in gioco ma la messa in scena dell’immaginazione». Una messa in scena dell’immaginazione propria anche di Zebra Studio. L’idea infatti di creare questo nuovo servizio nell’ambito fotografico si basa su un duplice concetto: da un lato allargare il campo del book fotografico, negli anni oramai troppo ristretto alle solite convenzionali idee e pose stilistiche; dall’altro, proprio come recita l’articolo, mettere in scena l’immaginazione, concretizzare un’idea, sviluppare qualcosa di concettualmente diverso senza mai abbandonare il gusto per l’estetica.
Guarda l’altro Zebra Magazine, “Tutto in una notte“.