Una sceneggiatura già scritta. Un film già visto. Quello che rimane del corteo del 19 ottobre è il ricordo degli scontri, delle bombe carta, del contatto quasi sfiorato con quelli di Casa Pound. Quello che rimane, si badi bene, sulle cronache dei giornali. Perchè, ancora una volta, i contenuti della manifestazione sono stati dimenticati, quasi ignorati da una stampa moderna, ormai lontana dalla deontologia professionale di cui dovrebbe sempre tenere conto.
Durante le settimane che hanno preceduto le manifestazioni, compresa quella dei sindacati di venerdì 18, non si è fatto che parlare di violenza nella Capitale, di saracinesche abbassate, di devastazioni, di rinvio della partita di campionato Roma-Napoli. E le aspettative della stampa si sono viste e notate sul campo.
Ore 16: il corteo arriva a via Merulana, si sfiora la sede di Casa Pound, in via Napoleone III. Sulla strada già ci sono gli esponenti di destra, armati di caschi e bastoni, pronti ad affrontare gli antagonisti, staccatisi dal corteo. La polizia, attraverso tre cordoni, isola Casa Pound ed evita il peggio. Ed ecco qui che entrano in scena alcuni giornalisti, fotografi e cameraman, con desiderosa e ansiosa frenesia di immortalare il casus belli. Sono momenti concitati, volano bottiglie, i casapoundiani invitano gli antagonisti ad affrontarli, gli antagonisti supplicano la polizia a farsi da parte, i moderati cercano di far continuare il corteo. E i giornalisti, scovato un pertugio, si frappongono tra i poundiani e i poliziotti, mettendosi a rischio ed ostacolando la polizia in una eventuale azione repressiva. Sono momenti di tensione. Alcuni giornalisti capiscono e indietreggiano, lasciando spazio alle manovre delle forze dell’ordine; altri si spingono in avanti, quasi a sfidare tutti, pur di portare a casa il tanto sospirato scoop. Scoop che non ci sarà, perchè a Roma è successo poco e niente. Fortunatamente. Ma, e qui si torna al principio, i contenuti del corteo sono ignari all’opinione pubblica, perchè il filtro di una parte della stampa, forse quella che più conta, ha fatto il suo sporco lavoro. E’ giusto scrivere degli scontri e dei disordini, sempre deplorevoli, ma l’informazione deve essere completa e descrittiva, senza indirizzare le notizie verso la direzione più comoda.
Per dovere di cronaca, elenchiamo i contenuti della manifestazione. Lo slogan principale del corteo era “Casa e reddito per tutti“: obiettivo, portare in piazza temi quali l’emergenza abitativa, il precariato, l’austerity, la Tav in Val di Susa, il Muos in Sicilia, l’Expo 2015 a Milano.

________________________________________

NO COMMENT | Corteo "Casa e reddito per tutti"
Category : Documentari
Hits : 6746

Genere: Documentario
Produzione: Massimo Nardi
Anno: 2013
Durata: 08:50
Formato di ripresa: 16:9
Videoclip: Massimo Nardi
Descrizione: Leggi l'articolo: http://www.massimonardi.it/?p=1324